L’attrice in un’intervista ha rievocato uno dei momenti più duri della sua intera esistenza, una ferita che brucia ancora.
Proprio in questi giorni Jasmine Trinca è tornata protagonista in televisione nella serie televisiva La Storia, tratta dal romanzo di Elsa Morante e diretta da Francesca Archibugi – l’adattamento a cura di Giulia Calenda, Francesco Piccolo e Ilaria Macchia. L’attrice interpreta abilmente il personaggio di Ida Ramundo, raccogliendo l’eredità di Claudia Cardinale che nel 1986 ne vestì i panni per lo sceneggiato di Luigi Comencini – sempre ispirato all’opera che fu pubblicata per la prima volta nel 1974.
Andrà avanti per quattro prime serate, dopo aver debuttato in palinsesto l’ 8 gennaio scorso e ancora prima in streaming su RaiPlay il 6 gennaio. Gli appuntamenti da segnare in rosso sul calendario sono il 15, il 22 e il 29 gennaio quando verranno trasmesse le ultime due puntate. L’ennesima performance memorabile della Trinca, che solo qualche tempo fa ha dovuto affrontare un periodo abbastanza difficile. Ne è uscita anche grazie al cinema, alla televisione e al rapporto con sua figlia Elsa.
Jasmine Trinca e il dolore per la loro morte: “Ci hanno lasciato qualcosa”
Il ruolo di Ida era nel destino di Jasmine Trinca, anche perché la scrittrice che ha ideato il personaggio è tra le sue preferite. La figlia Elsa si chiama così in onore proprio della Morante, autrice de La Storia, romanzo da cui è tratta la nuova serie tv Rai che vede l’attrice protagonista. Ha dichiarato che da piccola amava moltissimo il libro “Nata libera” e spera che la figlia possa crescere libera e coraggiosa proprio come una leonessa, come possiamo leggere nell’intervista sulle pagine di Oggi.
Sempre in riferimento alla primogenita nata nel 2009 dalla relazione con l’ex compagno Antonio Piarulli, questa volta nella chiacchierata con la rivista Vanity Fair, aveva ammesso di essersi trovata in difficoltà. Dopo la morte di entrambi i genitori, il padre in tenera età e la madre di recente, ha affrontato un periodo complicato: “Spiegare la perdita a chi rimane è un passaggio complesso e non credo che mia figlia sia pronta a fare i conti con storie così intime e dolorose. Non è importante raccontarle come se ne siano andati, ma dirle che ci hanno lasciato qualcosa”.
Siamo assolutamente sicuri che una ragazza che ha una madre così attenta e premurosa non avrà problemi ad affrontare la vita che le si pone davanti.
