L’attrice, conosciuta anche e soprattutto per la relazione con Claudio Amendola, guadagna cifre mai viste: ecco i numeri
Nata a Trento nel 1964, Francesca Neri è un’attrice italiana, nonché produttrice e vincitrice di ben tre Nastri d’Argento. La sua prima parte l’ha ottenuta nel 1987 ne Il grande Blek e, due anni dopo, compare in Bankomatt. La sua fama, però, è legata anche alla sua bellezza quasi eterea e al suo sguardo di ghiaccio, che ben presto conquista anche Claudio Amendola: ecco però quanto guadagna.
Negli anni Novanta diventa protagonista di molti film di grande successo. Massimo Troisi, infatti, la vuole per Pensavo fosse amore…invece era un calesse, mentre Carlo Verdone la chiama in Al lupo, al lupo, quindi viene coinvolta anche da Antonio Banderas e Antonello Grimaldi. Nel 2016, però, il tragico annuncio che nessuno avrebbe mai pensato di leggere: l’attrice ha infatti abbandonato il cinema. Ecco perché l’ha fatto e quanto guadagna oggi.
Francesca Neri, i guadagni e l’addio al cinema
Sposata dal 1998 al 2022 con Claudio Amendola, attore di fama nazionale e l’indimenticabile Giulio de I Cesaroni, Francesca Neri è mamma di Rocco, nato dall’amore con l’attore romano nel 1999. Proprio due anni fa, però, la coppia ha annunciato il divorzio e questo dolore si è accumulato a quello della malattia, che l’ha costretta ad abbandonare il cinema. La Neri, infatti, soffre di fibromialgia e di cistite interstiziale cronica, un’infezione della vescica che le causa molti problemi.
Purtroppo, però, questa patologia non risponde alla terapia antibiotica e, al momento, non esiste un trattamento che la combatta. È però possibile gestirla e ridurre l’infiammazione che causa, quindi imparare a conviverci. I costi dei trattamenti non sono banali ma, fortunatamente, Francesca Neri negli anni ha accumulato un patrimonio di tutto rispetto: secondo alcune indiscrezioni web, l’attrice ha percepito un chachet tra i 200mila e i 400mila euro a film, quindi oggi gode di un bel gruzzoletto da dedicare alla cura di sé stessa e della propria famiglia.
“È durata tre anni la fase acuta, non ne sono fuori, non si guarisce: impari a gestirla e a non provocarla in modo che non sia invalidante” ha ammesso nel corso di un’intervista per Il Corriere della Sera, rivelando quindi che oggi conosce ciò che può scatenarla e ciò che invece le fa bene. Insomma, la sua vita è stata plasmata e modificata da questa malattia.
