Vendono tutto e diventano una famiglia nomade digitale: ecco come hanno fatto

Hanno deciso di vivere sempre con la valigia in mano, la loro esperienza sta diventando un esempio per tante persone

Nella lista dei desideri di Courtney e Justin c’è sempre stato qualche viaggio, esplorare il mondo era la loro priorità fino alla nascita del loro primo figlio. L’occasione della vita è arrivata grazie al Covid-19, per ironia della sorte; la pandemia gli ha permesso di realizzare il sogno di vivere on the road, da nomadi digitali, e soprattutto di farlo come famiglia.

Famiglia lascia tutto e vive da nomade
Vendono tutto e diventano una famiglia nomade digitale: ecco come hanno fatto- Robico.it

“Lavoravamo sempre da casa, a un certo punto abbiamo capito che potevamo anche non mettere radici”, ha spiegato l’uomo originario di Toronto, in Canada, ai microfoni della CNN. La prima esperienza in Messico gli ha fornito le conferme che cercavano: “Potevamo lavorare dalla spiaggia, ci abbiamo provato per un paio di settimane e stavamo incredibilmente bene”.

La storia incredibile degli Orgias, come sono diventati nomadi digitali

Dopo aver fatto la spola tra gli Stati Uniti e il Messico per un po’, si sono messi intesta di trasferirsi definitivamente e diventare nomadi digitali a tutti gli effetti. Tuttavia, Courtney e Justin Orgias trovavano sempre un motivo per rimandare il cambiamento drastico. Nel 2021 il colpo di scena: in circa otto mesi hanno venduto la propria casa e tutto ciò che avevano per intraprendere il loro nuovo percorso di vita.

L'idea della famiglia nomade
Courtney e Justin Orgias hanno deciso di mollare tutto per iniziare una vita da nomadi digitali -credit IG @o.family.adventures-Robico.it

La famiglia e gli amici rimasero scioccati: “In quel periodo non riuscivano a comprendere appieno ciò che stavamo facendo. Credo che ora abbiano capito”. Dopo la nascita della seconda figlia Whitley, sono partiti e hanno trascorso diversi mesi tra Guadalajara, Sayulita, Puerto Vallarta, Città del Messico, Tulum e Playa del Carmen. I quattro hanno poi viaggiato in Spagna e Marocco, prima di trasferirsi in Colombia e visitare da lì il Brasile.

Il loro è un turismo lento: “Di solito proviamo a rimanere sei mesi prima di spostarci da qualche altra parte, a meno che non ci piaccia il posto dove siamo finiti”. Per quanto riguarda le ripercussioni sui loro figli hanno ammesso: “Credevamo potesse essere più complicato, invece non è andata così.

Li abbiamo abituati prestissimo e per loro ormai andare in aeroporto è come fare la spesa al supermercato. È diventata una seconda natura”. E voi che cosa ne pensate di questa scelta particolare di vita? Sareste pronti anche voi a lasciare tutto e vivere così?

Impostazioni privacy