Lui è un’attore amatissima ma solamente oggi si scopre un suo segreto inconfessabile. Ecco di che cosa si tratta.
Uno degli attori che ha mostrato professionalità e talento e che ormai risulta essere uno dei punti di riferimento del mondo dello spettacolo per eccellenza è proprio lui, Michele Placido. Il ruolo che ha determinato il suo successo è stato quello del commissario Corrado Cattani, della famosa serie televisiva La Piovra.
Originario della Puglia, Michele giovanissimo si trasferisce a Roma per inseguire il sogno di fare spettacolo e di fare l’attore anche se, inizialmente, a soli diciotto anni comincia a lavorare proprio in Polizia. Successivamente, capisce quanto ama la recitazione e e il cinema e decide di perseguirlo decidendo di frequentare il corso dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Ma c’è un dettaglio che non ha mai rivelato prima.
Michele Placido, la confessione sconvolgente che nessuno si aspettava
Nel 1970, per Michele Placido arriva l’esordio con “Il caso Pisciotta” ma è certamente la serie tv La Piovra che gli garantisce visibilità. Tra i film di successo che hanno cambiato il mondo cinematografico e delle fitcion televisive risulta esserci anche “Giovanni Falcone” a “Il posto dell’anima”, da “Il caimano” a “Piano, solo”, “Baaria” e molto altro.
Circa la vita privata, Michele Placido è stato sposato due volte; nel 1989 è convolato a nozze con Simonetta Stefanelli mentre la seconda nel 2012 con Federica Vincenti. Quest’ultima è anche specializzata in canto lirico oltre essere una bravissima attrice.
Nonostante la sua bravura artistica, Michele Placido lascia un segno indelebile nel mondo dello spettacolo con molti ruoli di successo che gli garantiscono molto apprezzamento da parte del pubblico. Ospite del noto programma Oggi è un altro giorno, condotto da Serena Bortone lo scorso anno, l’attore si lascia andare ad una confessione davvero incredibile e inaspettata.
Prima di diventare un grande attore, Michele ha collezionato diversi insuccessi e fallimenti che ha deciso di raccontare, durante la sua intervista.
Egli, infatti, ha ricordato di voler fare il missionario e di aver passato 9 anni a frequentare il collegio dei frati. Nel dettaglio, l’attore ha raccontato: “Mi piacevano i racconti di mio zio missionario e l’idea era quella di portare anche io aiuto e soccorso. Sono stato in collegio 4 anni, c’era una disciplina militare. All’inizio ho resistito perché avevo un’ideale da raggiungere, poi qualche anno dopo mi hanno cacciato dal collegio e ho fatto tutt’altro”.
Ha poi aggiunto che venne cacciato anche dalla Polizia perché leggeva un giornale di sinistra che si chiamava Paese. Tutto è cominciato grazie a Monica Vitti, come ricorda Michele Placido_ “La sera di uno spettacolo mi dissero che Monica Vitti mi aspettava, mi mise subito a mio agio, mi chiamò ‘Michelino’ e mi disse che sarei stato Tonino Santità nel suo prossimo film e mi aprì le porte di Cinecittà, non finirò mai di ringraziarla. È stata la mia insegnante”.
