Bonus lavoratori 2024: come funziona e quanto vale, bella novità

Dal Governo e dalla UE arrivano tanti incentivi volti ad aumentare le assunzioni; ecco che i bonus lavoratori saranno fruibili anche nel 2024.

La Commissione Europea ha dato il via libera, di nuovo, ad una particolare misura che è volta a incentivare le assunzioni, e più in particolare in alcune Regini del Sud Italia. La misura si chiama Decontribuzione Sud e sarà attiva fino al 30 giugno 2024.

Bonus lavoratori come funziona
Bonus lavoratori 2024: come funziona e quanto vale, bella novità-Robico.it

In realtà la misura a sostegno di aziende e lavoratori sarebbe attiva fino al 2029, ma ogni anno ci vuole il “via libera” dalla UE per poterla rinnovare e attuare. Ma in cosa consiste questa decontribuzione? E quali sono i vantaggi per i lavoratori? Andiamo a scoprire come funziona il benefit.

Bonus lavoratori 2024, ecco a chi spetta e quali sono gli incentivi previsti

Il bonus viene erogato sotto forma di esoneri contributivi da parte delle aziende che assumono. Non ci sono limiti di importo e dunque tutte le aziende private possono beneficiarne, tranne alcune eccezioni.

incentivi assunzioni al sud
Il bonus aiuterà le imprese ad assumere personale – Robico.it

Esistono comunque dei massimali, e più precisamente sono individuati in 300 mila euro per le aziende che assumono nel comparto pesca e acquacoltura e in 2 milioni di euro per tutte le altre aziende che rientrano in quelle ammesse.

Si tratta, in sostanza, di uno sconto INPS pari al 30% fino al 2025, che passa poi al 20% nel 2026-27 e infine scende al 10% nei due anni successivi.

La misura, come anticipato, riguarda le aziende che operano nel Sud Italia e più precisamente nelle Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’azienda non deve avere necessariamente la sede in una delle Regini sopra citate, ma se possiede delle unità operative nelle stesse ha diritto comunque allo sgravio contributivo.

La condizione necessaria è che tale unità operativa risulti regolarmente associata al datore di lavoro e registrata all’interno dell’apposita sezione del “Fascicolo elettronico aziendale”

Esistono comunque alcune imprese che non possono godere del beneficio, e più in particolare:

  • i settori agricolo e domestico,
  • enti pubblici economici,
  • istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici,
  • enti trasformati in società di capitali, anche se interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione,
  • ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato,
  • aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali,
  • consorzi di bonifica,
  • consorzi industriali,
  • enti morali,
  • imprese del settore finanziario,
  • imprese soggette a sanzioni adottate dall’UE.

Le aziende che invece rispondono ai requisiti per accedere al bonus, dovranno sottoscrivere contratti di lavoro subordinato. Inoltre devono essere in regola con gli obblighi previsti dal Fisco e con tutti gli altri previsti dalla Legge. Con questo bonus si va a incentivare le assunzioni regolari e a contrastare il fenomeno del “nero”. I lavoratori possono quindi avere maggiori tutele, lavorare e versare i contributi ai fini pensionistici, e accedere, nel caso perdano il lavoro, a tutti i sussidi previsti dalle normative vigenti.

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